CASCINA
Situata sulla riva destra dell’Arno in prossimità dei Monti Pisani Cascina è un antico borgo fortificato, prima agricolo poi soprattutto commerciale, che dalla fine dell’800 si è sviluppato rapidamente come centro di lavorazione del legno, tanto da essere oggi considerata una capitale del mobile italiano.
Laboratori e mobilifici disseminati nella cittadina e nei dintorni e la presenza di un Istituto Statale d’Arte con specializzazione nell’arte del legno danno l’idea della vivace attività artigianale nel campo del mobile e dell’arredamento.
La Mostra Permanente del Mobile, istituita nel 1922 nella sede dell’antica Società Operaia, ospita il Museo delle Arti e Mestieri del Legno che raccoglie oggetti, utensili e macchine impiegati nei laboratori e nelle botteghe artigiane.
Tra i reperti medievali della cittadina si segnalano la Pieve di Santa Maria dell’Assunta e di San Giovanni oltre alla cinta muraria duecentesca, in parte ancora conservata seppure con rifacimenti successivi.
Tra le manifestazioni il tradizionale Mercantico, che si svolge ogni prima domenica del mese, durante il quale è possibile ammirare oggetti di antiquariato e di artigianato artistico locale.
Le Pievi
In prossimità del centro dell’antica cinta muraria medievale troviamo la pieve di Santa Maria Assunta e San Giovanni Evangelista risalente all’XI-XII secolo; si presenta con una facciata a doppio spiovente divisa in due parti realizzata in blocchi di verrucano. Comunicante con la pieve troviamo la cappella del Sacramento in stile tardo barocco con all’interno una tela di Scuola Lucchese di fine a600 raffigurante S. Caterina da Siena che assistere gli ammalati.
In località San Casciano è situata la pieve dei Santi Ippolito e Cassiano, rinnovata nel XII secolo sulla base di un tempio preesistente; di stile romanico pisano, vanta ricche decorazioni scultoree del celebre maestro Biduino e una notevole una terracotta invetriata di scuola Robbiana raffigurante il battesimo di Cristo.
A navata unica, senza abside, la pieve di San Lorenzo Martire a San Lorenzo alle Corti porta sulla facciata due riproduzioni di un’antica epigrafe che attribuiva l’edificazione del primo tempio omonimo all’anno 1046 pisano (1045); il dono della reliquia di un dente del martire San Lorenzo è ricordato in un’epigrafe ora murata nell’interno della pieve, nella parete sinistra sotto la cantoria.