CALCINAIA

Al centro della fertile pianura del Valdarno pisano si trova Calcinaia, un comune vivace e operoso, ricco di industrie e artigianato.

Il nome fa riferimento alla tradizione artigiana della lavorazione delle ceramiche e alle numerose fornaci di calce attive fino agli anni sessanta, ma, sorta in epoca medioevale, prima dell’anno 1000, anticamente era chiamata Vico Vitri, nome attribuito al borgo per la lavorazione di stoviglie vetrificate.

Il territorio comunale è un punto di passaggio fondamentale nella viabilità della provincia di Pisa, così come anticamente fu importante nodo per il controllo del traffico fluviale del bacino dell’Arno.

La grande ansa dell’Arno costituisce uno dei più importanti campi di gara per la pesca sportiva nazionale e internazionale.

Tra le manifestazioni ed eventi si segnalano: la Sagra della Nozza, terza domenica di maggio, che celebra il caratteristico dolce calcinaiolo; la Regata Storica sul fiume Arno in onore della patrona Santa Ubaldesca Taccini, che si svolge sin dall’800 l’ultima domenica di maggio o la prima di giugno, preceduta la serata precedente dalla festa Rivivi il Passato, con attrazioni, giochi e quadri viventi.

La Fornace Coccapani

calcinaia 2 - fornace coccapani

La fornace di proprietà della famiglia Coccapani fu qui impiantata nel 1768, quando uno dei rappresentanti della famiglia, Lodovico, fu costretto a lasciare la fornace di Montecchio per i continui contrasti con i frati certosini della fattoria della Certosa, proprietari della bottega artigiana.

Il palazzo dei Coccapani in Calcinaia fu così trasformato in officina per la produzione ceramica con la costruzione di una prima fornace a tiraggio verticale, in appoggio al prospetto principale dell’edificio.

L’attività della fornace ebbe una tale importanza per Calcinaia che nel XIX secolo essa era la più importante attività artigianale del paese.

La fornace ha continuato la sua attività fino agli anni ’60 del Novecento, quando è stata abbandonata e le strutture in parte riconvertite ad abitazione civile.

Gli ambienti della bottega artigiana sono ora restaurati e musealizzati.