CASALE MARITTIMO
Casale Marittimo sorge su una collina che domina la valle del fiume Cecina ad appena 12 Km dal mare e dalla cui sommità sono ben visibili le isole dell’Arcipelago Toscano.
Intorno al paese si estende una campagna riccamente lavorata che produce cerali, olio, miele e un vino pregiato, il DOC Montescudaio.
Nei dintorni recenti scavi archeologici hanno riportato alla luce i resti di un villaggio etrusco del VII secolo a.C., oltre alla necropoli di Casa Nocera, un complesso di sepolture dei principi guerrieri etruschi.
Il borgo medievale nasce intorno all’anno 1000 e i segni delle sue vicende sono visibili nel centro storico, rimasto pressoché intatto, con i suoi edifici in pietra, il Castello e la struttura di successive cinte murarie.
Tra gli edifici di interesse si ricordano il Palazzo Rocca, la Chiesa di Sant’Andrea, nata sui resti dell’antica pieve, e la settecentesca Santa Maria delle Grazie.
A testimonianza delle sue qualità turistico ambientali Casale Marittimo ha ricevuto la Bandiera Arancione del Touring Club Italia.
Tra i vari appuntamenti gastronomici si segnalano in luglio la tradizionale Sagra delle Chiocciole e in agosto quella del cinghiale.
Necropoli Etrusca di Casa Nocera
La Necropoli etrusca di Casale Marittimo conserva reperti di notevole interesse con tombe del VII e VI secolo a.C., i cui ricchi corredi funebri sono sinonimo di una casta dominante ricca e potente.
Molto famosa è la tomba a tholos risalente al V secolo a.C. trovata casualmente nel 1896 in località Poggiarella: si tratta di una tomba circolare con dromos (corridoio) e tholos (falsa cupola) ricoperta da un cumulo di terra.
Nel 1937 in località La Pieve e Il Poggio sono stati ritrovati i resti di due antiche ville romane che testimoniano il passaggio dal periodo etrusco al periodo romano.
Secondo una credenza popolare esistevano nella zona due castelli, Casale Vecchio e Casale Nuovo, anche se nessun ritrovamento archeologico porta a suffragare tale credenza.
Da Casa Nocera provengono anche due statue a tutto tondo che rientrano in quella che viene definita la “Grande Arte” degli etruschi, cioè l’arte di grandi dimensioni, attualmente conservate al Museo Archeologico di Firenze.
Le tombe sono tutte a fossa, tranne una che è a camera e probabilmente era in questa che stavano le due statue che dovevano quindi simboleggiare gli antenati dei defunti sepolti nella camera.
(fotografie di Giovanni Cantone)