SAN MINIATO
Le origini della città risalgono all’epoca etrusco-romana; la Rocca vede il complesso difensivo del castello, eretto nel 962 dall’imperatore Ottone I°, e la torre, simbolo di San Miniato, costruita tra il 1217 e il 1221 da Federico II imperatore.
La Cattedrale si affaccia sulla Piazza del Duomo e risale al 1200; la facciata è decorata da ceramiche disposte secondo la forma delle costellazioni dell’Orsa Maggiore e Minore.
Il Convento di San Francesco, secondo la tradizione, fu donato dai nobili di San Miniato proprio a San Francesco che soggiornava nella vicina Abbazia di Santa Gonda.
Notevole anche la Chiesa di Santo Stefano e San Michele, sorta nel XII secolo che conserva un crocifisso ligneo del XV secolo, notevoli affreschi e vetrate a mosaico, oltre ad altre chiese e palazzi da visitare.
Situata lungo la Via Francigena la città, che fu di Federico Barbarossa, Papa Gregorio V e Napoleone Bonaparte, ha dato i natali ai cineasti fratelli Taviani.
Città del Buon Vivere oltre che Città Slow e presidio Slow Food del mallegato, vanta rinomati prodotti enogastronomici tra i quali spicca il tartufo, il Re della tavola.
San Miniato, Città del Tartufo, dedica al prezioso tubero le principali manifestazioni enogastronomiche nel centro storico e nelle frazioni periferiche: a marzo per il tartufo marzuolo; tra settembre e novembre per il tartufo bianco, con al culmine la Mostra Mercato Nazionale.
Piazza Duomo
Insieme al vicino prato della rocca, la piazza costituiva l’area fortificata del castello svevo, circondata da muri e torri; di forma irregolare e sopraelevata rispetto al resto della città, vi si accede tramite cinque rampe di scale e una strada.
Sulla piazza si affacciano alcuni dei più antichi e prestigiosi edifici sanminiatesi.
Tra questi la Cattedrale, ricostruita per volere di Federico II nella prima metà del XIII secolo, che fu ampliata nel 1489 fino a comprendere la torre che faceva parte della cinta muraria, detta torre di Matilde, adibita a campanile; la facciata è decorata da una serie di trentuno bacini ceramici provenienti dall’Africa settentrionale e riferibili all’epoca della costruzione.
Adiacente ad essa si trova il Museo Diocesano d’Arte Sacra, il Palazzo dei Vicari, risalente probabilmente alla seconda metà del XII secolo e il Palazzo Vescovile.
Quest’ultimo vede il nucleo più antico risalente al XII secolo come residenza dei Capitani delle milizie del forte, ed ingloba le duecentesche torri della famiglia dei Pallaleoni e dei capitani del Popolo, così come altri edifici trecenteschi di cui si riconoscono deboli tracce.